Marbjena è un’attrice italo-albanese di adozione romana. Si trova nel suo camerino pronta per andare in scena con” Il gabbiano” di A. Cechov. In quell’istante arriva Dio in persona a ricordarle quante fatiche ha affrontato prima di quel momento. Marbjena è nata in una cittadina sul lago, nel nord-ovest dell’Albania, al confine con il Montenegro. È la quarta di sei femmine nate da padre colonnello dell’esercito e madre economista e, da quando era piccola, ha sempre sognato di fare l’attrice. Il suo sogno però, Marbjena ha dovuto metterlo da parte per molto tempo a causa di qualcosa di molto più grande di lei. A soli dieci anni vive la guerra civile dovuta alla caduta del regime comunista. La sua famiglia apparteneva alla classe più alta della società e, ad un tratto, non possiede più nulla.

Una crescita segnata da molte difficoltà e da momenti drammatici come la violenza subita alla tenera età di sette anni. Durante l’adolescenza perde la sua migliore amica per poi scoprire che era stata costretta alla prostituzione in Italia. Di lì a poco il colpo di stato ed una guerra civile. Rifugiata dai parenti in un paesino di montagna, continua a credere nel suo sogno e nella voglia di partire per cercare di realizzarlo. “Diventare un’attrice” è il sogno che la tiene in vita e che la condurrà in Italia, dove scoprirà che quel paese sognato e tanto desiderato, non è poi così accogliente per chi viene da un Paese come il suo. Sbarca in Abruzzo ed è pronta a costruirsi una vita ma, pregiudizi, razzismo e discriminazione, ostacolano il suo percorso ma non placano la sua forza d’animo, colpita profondamente anche dalla perdita di una sorella, suicidatasi in Albania.

Nonostante il trauma che non supererà mai, Marbjena cerca di andare avanti e finalmente arriva a Roma, dove inizia i suoi studi di recitazione e da forma al suo sogno che, pian piano, diventa realtà.

E la vita non smetterà di stupirla neanche in quel momento, quando arriverà l’amore per una donna a sorprenderla.