Inviloop è un one-man show tragicomico fatto di ritmi affabulanti, umorismo allucinato, doppelganger surreali, performance sceniche e vocali.

Un uomo, sotto la morsa stringente del tempo, esita davanti al portone di un palazzo ed ecco che si spalanca scenicamente il suo immaginario: vicende e personaggi spuntano fuori come cellule impazzite da una semplice quinta nera al centro del palco.
L’uomo, il performer, appare avvolto in scenari grotteschi, disperatamente reali e concreti, dai quali non riesce ad uscire, raccontando il paradosso contemporaneo di rapporti interpersonali che non si evolvono e restano imprigionati quasi sempre in un circuito chiuso. In questo spettacolo, come anche negli altri precedenti di Daniele Parisi, il tutto è a favore del puro gioco e della scrittura di scena.

La musica di scena, in completo rapporto con l’azione scenica, è realizzata dal vivo mediante l’utilizzo di una loop station vocale, con il quale viene a crearsi una vera e propria drammaturgia musicale. Se ne ricava un bestiario di disperazione esilarante e ossessivamente comica.